L’infertilità maschile è una condizione in aumento soprattutto fra i giovani, è legata alla qualità e alla quantità di spermatozoi che vengono prodotti e rappresenta una delle cause più comuni della difficoltà, per molte coppie, di ottenere una gravidanza in maniera convenzionale. È un problema molto sentito, quello del difficile concepimento, seppure i problemi di infertilità maschile siano spesso poco indagati per via della poca prevenzione del poco controllo tra la popolazione più giovane.
La medicina della riproduzione prevede trattamenti diversificati per ogni forma di infertilità, dalla terapia farmacologica all’intervento chirurgico, fino ai percorsi di procreazione assistita. Leggi l’articolo per saperne di più sull’infertilità maschile e sulle terapie utili per trattarla.
Indice
Uno sguardo sull’infertilità e le sue cause
In Italia infertilità maschile è una problematica che colpisce circa l 15% degli uomini, con maggiore incidenza nella popolazione giovane, che registra di anno in anno un incremento dovuto a fattori ambientali. Si parla di sterilità in presenza di un’oggettiva incapacità della coppia di ottenere una gravidanza dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari.
Le cause di infertilità maschile sono legate alla scarsa produzione quantitativa di spermatozoi oppure alla scarsa qualità del seme prodotto, fattori che possono ostacolare il concepimento.
Esistono alcuni fattori di rischio che possono influenzare negativamente per tutto l’arco della vita di un uomo la sua capacità riproduttiva:
- L’assunzione di alcuni farmaci;
- trattamenti chirurgici, che alterano temporaneamente la spermatogenesi, temporaneamente o definitivamente;
- infezioni urinarie
- malattie sessualmente trasmesse;
- Varicocele, ossia la dilatazione e l’incontinenza delle vene testicolari;
- Criptorchidismo, ossia la ritenzione del testicolo;
- Traumi e torsioni testicolari;
- disfunzioni sessuali, come l’eiaculazione retrograda e la disfunzione erettile.
Anche lo stile di vita è importante: fumo, inquinamento, esposizione a sostanze tossiche, abuso di alcol e uso di droghe incidono significativamente sulla fertilità e rendono molto più difficile, soprattutto con l’età che avanza, il concepimento di un bambino.
Diagnosticare l’infertilità: quali sono gli esami più importanti?
L’esame fondamentale per iniziare a valutare il potenziale fertile dell’uomo è senza dubbio lo spermiogramma, un esame che analizza un campione di liquido seminale, prodotto dopo un’astinenza tra i 2 e i 5 giorni, che valuta la concentrazione, la motilità e la forma degli spermatozoi.
La diagnostica dell’infertilità maschile, operata da uno specialista andrologo, segue tuttavia un iter specifico standardizzato rappresentato da:
- Anamnesi;
- Esame obiettivo
- Spermiocoltura, per individuare la presenza di agenti patogeni nel liquido seminale;
- Ecocolordoppler scrotale
- Ecografia transrettale della prostata;
- Esami ematologici e ormonali;
- Esami citologici.
Tale iter diagnostico consente in molti casi di individuare anomalie nel liquido seminale, come maschile. Nel liquido seminale le anomalie che più frequentemente si possono evidenziare sono: un basso numero di spermatozoi (Oligospermia), l’assenza totale di spermatozoi (Azoospermia); ridotta mobilità (Astenospermia); alterazioni della forma (Teratospermia).
Trattamenti per contrastare l’infertilità maschile: terapia farmacologica, chirurgia e Pma
I trattamenti per l’infertilità mirano a migliorare la qualità del seme nello sperma, aumentare di probabilità di concepimento e del successo di una procreazione assistita, in caso la gravidanza non avvenga naturalmente. Si stima che un terzo degli uomini infertili, una volta sottoposto alle adeguate cure, riesce ad avere una paternità naturale.
Si opera nello specifico una terapia farmacologica, finalizzata a correggere quelle alterazioni che hanno determinato l’infertilità.
Nel caso in cui l’infertilità sia legata a patologie non curabili con l’approccio farmacologico, si può intervenire con la chirurgia per risoluzione di problematiche il varicocele, l’ostruzione delle vie genitali, cisti o malformazioni dell’utricolo prostatico.
In presenza di forme patologie di Azoospermia, però, viene in soccorso la procreazione medicalmente assistita, Nello specifico, si opera al recupero di spermatozoi direttamente dall’epipidmo o dal testicolo, tramite biopsia o con aspirazione ago molto sottile. Le tecniche più comuni sono: MESA (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration), PESA (Percutaneous Epididymal Sperm Aspiration), TESE (Testicular Sperm Extraction), TESA (Percutaneous Testicular Sperm Aspiration).
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