La procreazione medicalmente assistita è una branca della medicina della riproduzione che si occupa di impiegare tecniche e strumenti per permettere ad una coppia di ottenere una gravidanza. In casi di infertilità, la fecondazione assistita è la soluzione ideale sia per le coppie giovani sia per quelle che presentano patologie correlate all’infertilità: in ogni caso, il percorso prevede una serie di esami preventivi e diagnostici per valutare lo stato di salute della coppia e quale sia la tecnica più adeguata per ottenere il fine desiderato.
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Indice
La procreazione medicalmente assistita nel dettaglio
La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è una procedura attentamente studiata per esaudire il desiderio di una coppia di realizzare una gravidanza, che siano ai primi tentativi o dopo diversi fallimenti. Questo iter comprende diversi esami, metodiche, tecniche e strumentazioni mediche per coppie che non sono in grado di procreare con metodi naturali, ossia coppie che possono soffrire di infertilità.
Per infertilità si intende l’incapacità ad ottenere una gravidanza spontanea dopo almeno un anno di rapporti sessuali regolari non protetti. L’infertilità è un problema piuttosto diffuso: secondo l’OMS ne è affetta circa il 15% delle coppie, e molto spesso ha un’origine sconosciuta quando non è correlata allo stile di vita (abuso di droghe, alcool, stress o inquinamento).
Gli esami preliminari per la coppia
Per poter cominciare un percorso di PMA è necessario che la coppia si sottoponga ad una serie di esami preliminari, utili per il medico esperto in infertilità per chiarire le opportnità, le possibilità di successo e i vantaggi nell’affidarsi alla procreazione assistita. Per fornire un quadro più chiaro possibile, pur non essendocene necessità, potrebbe essere di aiuto presentarsi già al primo incontro con degli esami preliminari, eseguiti almeno negli ultimi 6 mesi.
Gli esami necessari che la coppia deve eseguire sono divisi per sesso.
- la donna dovrà sottoporsi a un’ecografia pelvica transvaginale, un profilo ormonale, eseguito durante la fase mestruale nei primi 5 giorni del ciclo (FSH, LH, Estradiolo, TSH e AMH), esami preconcezionali e infettivi (Rubeotest, Citomegalovirus, Toxotest, HbSAg, HBcAb, HCV,HIV, TPHA, Elettroforesi Hb, Emogruppo ed emocromo) ed esami di prevenzione dell’apparato femminile eseguiti nell’ultimo anno (Pap Test e ecografia mammaria);
- per l’uomo le analisi preliminari consigliati sono quelli preconcezionali e infettivi ( HbSAg, HBcAb, HCV,HIV, TPHA, Elettroforesi Hb) ed un esame dello sperma completo, meglio se comprendente anche un test di capacitazione.
Le procedure per ottenere una gravidanza
Una volta stabilito che la coppia è idonea e pronta per poter intraprendere tutte le procedure di fecondazione assistita, si comincia con le varie fasi del percorso. Le procedure di fecondazioni si dividono in:
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Procedure di primo livello
metodiche che cercano di ottenere una fecondazione “in vivo”, ossia all’interno del corpo femminile. Tra queste procedure rientrano l’induzione della ovulazione per rapporti mirati e l’inseminazione intrauterina, adatte molto spesso a coppie giovani, che non cercano da molto la gravidanza e che sono compatibili con un concepimento spontaneo seminale idoneo (pervietà delle tube, adeguata riserva ovarica). Si eseguono in ambulatorio;
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Procedure di secondo livello
(fecondazione in vitro): l’incontro tra spermatozoi ed ovociti, avviene in laboratorio e gli embrioni ottenuti vengono poi trasferiti in utero. Queste procedure prevedono l’induzione di un’ovulazione multipla attraverso la stimolazione delle ovaie e due ricoveri in Day Hospital; il primo per il prelievo degli ovociti (che avviene in sedazione) ed il successivo per il trasferimento in utero degli embrioni (senza anestesia). Tra queste metodiche rientrano la metodologia FIVET che consistere nel permettere agli spermatozoi di entrare negli ovociti all’interno di un terreno di coltura adatto, oppure la ICSI(iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo), ossia la microiniezione di un singolo spermatozoo direttamente all’interno della cellula uovo. Queste procedure sono consigliate per donne affette da patologie tubariche, con poca riserva ovarica, endometriosi o in casi di infertilità maschile. Il metodo si applica anche in caso di fallimenti pregressi nell’ottenimento di un concepimento.